Salorno (Salurn in tedesco; Salórn in dialetto trentino) è un comune italiano di 3.530 abitanti della provincia autonoma di Bolzano, in Trentino-Alto Adige, situato in Bassa Atesina (Bozner Unterland), presso il fiume Adige a 224 m s.l.m.

Nei pressi del paese la valle dell’Adige si restringe a circa 2–3 km, chiusa tra il Monte Alto (Geiersberg, 1.083 m) a est (direttamente a sud dell’abitato di Salorno) e il Monticello (Wiggerspitz, 1.857 m) a ovest sopra l’abitato di Roverè della Luna, già in provincia di Trento, formando la Chiusa di Salorno (Salurner Klause). La Chiusa è considerata tradizionalmente il confine tra area linguistica italiana e area linguistica tedesca in Val d’Adige, menzionata anche nell’inno tedesco.

Sulle pendici a est si trovano le frazioni Pochi (Buchholz) e Caurìa (Gfrill), confinanti con il comune di Faedo. A nord confina con Laghetti (Laag), frazione del comune di Egna (Neumarkt), il cui centro dista circa 12 km. A nord-ovest, sull’altro lato del fiume Adige si trova Cortina sulla strada del vino (Kurtinig an der Weinstraße) , mentre direttamente a ovest (sempre sul lato opposto del fiume) si trova Roverè della Luna.

Salorno è uno dei cinque comuni della provincia ad avere una maggioranza di popolazione italofona. In buona parte non si tratta di discendenti delle immigrazioni organizzate dai governi italiani nel periodo 1919-1945, ma di gruppi di origine trentina che vivono nell’area da secoli. Nel censimento del 1921, due anni dopo l’annessione all’Italia, la popolazione si era dichiarata ancora di maggioranza tedesca. Al censimento del 2011 la maggioranza degli abitanti si è dichiarata appartenente al gruppo linguistico italiano.

A sud del paese, sul fianco della montagna, poggia su uno sperone appuntito la Haderburg, il castello di Salorno. Il castello risale al XIII secolo, dopo essere stato in uno stato grezzo, tra il 2001 e il 2003 il Barone Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi, ovvero l’attuale proprietario, ha voluto effettuare un restauro del castello. Al suo interno vengono sporadicamente allestite delle mostre d’arte.

Lo stemma di Salorno è costituito da una pila azzurra, su sfondo argento, e da un capo azzurro. È l’insegna dei Signori di Graland che possedevano il villaggio nel XIII secolo. Lo stemma è stato adottato nel 1971.
A Salorno sono presenti alcune famiglie di Tabarelli, (9 stando ai dati dell’elenco telefonico), provenienti in genere da Faver.