Giovanni Tabarelli (1936-2016)

Giovanni Tabarelli è un pittore lombardo contemporaneo.
Nato a Vobarno nel 1936  – morto il 7 gennaio 2016

Negli anni Cinquanta Giovanni Tabarelli si era trasferito con la famiglia a Vestone, paese dove operavano artisti come Edoardo Togni e Ottorino Garosio.
Dopo il diploma magistrale, conseguito presso l’Istituto “Gambara” di Brescia, aveva ottenuto la maturità artistica frequentando con profitto la prestigiosa Accademia di Venezia.
Nel 1959 si era avvicinato al mondo della scuola, ricoprendo incarichi di insegnamento nelle discipline artistiche presso la Scuola media “Fabio Glisenti” di Vestone.
La sua carriera scolastica si era intrecciata proprio con l’Istituto scolastico vestonese dove aveva anche ricoperto la carica vicepreside.
Dal 1988 si era congedato, lasciando l’istituto per dedicarsi alle sue passione: l’arte e la grafica.
L’amico fraterno Felice Mazzi, presentando una pubblicazione di Tabarelli aveva evidenziato che l’artista «ha lavorato e sta lavorando appassionatamente, testimone acuto e attento del nostro tempo ma anche del tempo passato negli usi, nei costumi e nelle tradizioni». 
E proprio l’attenzione al territorio e alla sua gente sono stati i tratti distintivi di questo artista.
Tra le sue opere vanno annoverati il polittico di San Giuseppe nella chiesa di San Lorenzo in Vestone (1980), le terrecotte “Ultima cena” nella parrocchiale vestonese (1970), le formelle della via Crucis per la cappella dell’Ospedale di Gavardo, il grande mosaico che impreziosisce l’atrio della Scuola media “Glisenti”.
Particolarmente apprezzata è stata la sua attività di illustratore-grafico: a questo proposito vanno ricordati i volumi  “Merecòrde”, “Lo spiedo”, “Paròle…pensèr”.
Non mancava inoltre di collaborate con le istituzioni e le associazioni locali: per lunghi anni è stato uno dei redattori di punta del periodico “El Vistù” e ha realizzato svariate illustrazioni per le Associazioni alpine e per l’Avis, nonché gli annulli postali dedicati all’artista Edoardo Togni, alla Chiesa di Barbaine, alla battaglia di Kotowskj, al centenario di fondazione della Banca Valsabbia. Non solo: la profonda amicizia che lo legava a Felice Mazzi l’aveva spinto a illustrare gli Album di cronaca valsabbina, attualmente custoditi presso la Biblioteca vestonese. 
Negli anni Settanta aveva ricoperto cariche amministrative nel Comune di Vestone e aveva ideato e disegnato prodotti industriali per note aziende della valle.

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