La storia dei nostri avi (mi scriveva Luigi Tabarelli il 10 febbraio 2006) è come una droga che ci coinvolge un po’ tutti in un era dove poche sono le certezze c’è l’esigenza inconscia di sentirsi radicati, specialmente per quelli come te che hanno scelto o sono stati chiamati a spostarsi nel mondo per realizzare il proprio viaggio interiore.
Da anni ho l’idea irrealizzata di creare un sito con l’araldo di famiglia come home page e fare quello che stai facendo tu con una raccolta colossale di dati, storie ecc.
Avendo iniziato all’inizio degli anni ’90 la ricerca genealogica sulla mia famiglia, ho raccolto tanti dati storici e informazioni sull’origine, la storia e la dispersione dei Tabarelli, che si sembrava opportuno e utile dedicare tempo ed energie per costruire un sito, pensando anche a tutte le famiglie sparse nel mondo che hanno la curiosità di conoscere le proprie origini. In questo lavoro sono stato incoraggiato anche da diversi amici.
Tieni presente (continua Luigi) che la storia della nostra famiglia è importante e immensa, se pensi che eravamo già stati creati nobili del sacro romano impero germanico prima ancora che il khan dei mongoli iniziasse la conquista del mondo. L’origine della famiglia risale, come per tutte le famiglie della nobiltà austro ungarica tedesca, nella Schwarzwald, e in un periodo ben determinato che è la prima metà dell’undicesimo secolo, ho notizie che risalgono al 1096, ma sono i primi scritti, creati nel momento della consegna della contea di Terlago e dei terreni pertinenti alla stessa, quindi l’inizio è da datarsi verosimilmente a una o due generazioni prima.
Credo anche che la nostra famiglia abbia avuto grande gioco nella creazione del principato vescovile (di Trento), che era, all’epoca, un esperimento politico creato dagli imperatori del momento per trovare una formula avanzata di governo del territorio, per far evolvere da un sistema feudale a uno imperiale più funzionale.
In Trentino fu l’imperatore Corrado detto “il salico” dalla sua appartenenza al ramo dei Franchi Salii, che furono fra gli ultimi insieme ai Sassoni ad essere cristianizzati.
Importanti imperatori dettero terre e titoli grazie ai servigi resi all’impero furono Sigismondo secondo e il grandissimo Carlo V, pensa che fu proprio Carlo VI suo successore a riorganizzare come appare adesso il centro storico di Terlago, edificando, al posto delle capanne e delle povere case il paese “moderno” ai piedi del castello fortificato di famiglia.
Alcuni nostri avi furono consiglieri di guerra di Carlo V, e parteciparono al sacco di Roma che avvenne credo nel 1527, non i lanzichenecchi, bensì svevi pannoni e tirolesi (e quindi anche trentini).
Nelle guerre successive fino alla grande guerra, sempre nella famiglia si distinse qualcuno, dalla difesa di Vienna dall’assedio turco, alle guerre nel Lombardo veneto, ad episodi eroici della prima guerra mondiale.
Molto potrai trovare sulla nostra storia, in Ungheria, nella capitale c’è una biblioteca storica, dove, solo però in ungherese è narrata la storia di famiglia, ma credo che addirittura sia citata nei libri di testo di storia locale.
(Note di Luigi Tabarelli, 2006)